Archeopolis

Una campagna poco classica per il Museo Civico Archeologico.

Bologna celebra i 2.200 anni dalla fondazione della città romana con un grande evento. Mostre,  laboratori per ragazzi e un vero accampamento legionario in Piazza Maggiore. La comunicazione di Archeopolis è uno sberleffo a un certo modo polveroso di rappresentare l’antico. A partire dal logo (peraltro rispettosamente ispirato alle vere antefisse romane).

Oltre ai classici strumenti di comunicazione (pieghevoli, sito web e grafica ambientale), per annunciare il ritorno dei Romani organizziamo in gran segreto una campagna unconventional. Le strade si riempiono di annunci improbabili arrivati dritti dritti dal I secolo a. C. Media a basso costo ma di forte impatto, con tanto di polemica sull’edizione locale del Corriere della Sera: uno dei soggetti viene considerato politicamente scorretto dallo scrittore Enrico Brizzi.

D’altra parte, che vi aspettate da una banda di figuri mascherati, ripresi in video mentre si aggirano per la città armati di nastro adesivo e cartelli? Un caso di scuola di guerrilla marketing. Letteralmente. La case history di Archeopolis è pubblicata in un testo scolastico: “Gli occhi del grafico” (Zanichelli), per gli istituti superiori con indirizzo progettazione grafica.