Bye Bye City

Un classico per l’estate (senza vecchie che ballano).

“Estate? E cos’è?” Quando Società Dolce ci manda il brief sui soggiorni estivi per ragazze e ragazzi, la bella stagione è un remoto ricordo. A Bologna diramano l’allerta meteo per la neve. D’altronde, sarebbe strano il contrario: è febbraio. Ma per le campagne stagionali, è normale preparare le proposte creative con largo anticipo. E non solo per noi: da pochi giorni, la band indie più nota della città ha fatto il botto con una canzonetta che non riusciamo a toglierci dalla testa. Parla proprio di vacanze. O parla di lavoro? Com’era il testo?

“E fai il naming, e fai il logo, e fai il folder, la campagna dinamica… Perché lo fai?” Eh, che domande: per un servizio così, ci vuole sia l’immagine coordinata che la comunicazione. E visto che i “responsabili d’acquisto” non sono gli adolescenti ma i loro genitori, ci vogliono pure i media classici dell’advertising locale e del below the line. “Una vita…” No, è overpromise: meglio “Sette giorni in vacanza, una teen che pagaia…” Sugli autobus surriscaldati negli ultimi giorni di scuola, un fresco visual estivo non stona. “Libertà e tempo perso”? Mica tanto, con tutte quelle attività… non ci ricordiamo più le parole. E sì che abbiamo scritto tutti i contenuti.

Poco male: ormai la campagna è uscita, l’estate è arrivata davvero e presto il tormentone dei ragazzi bolognesi risuonerà in tutti gli stabilimenti balneari della penisola. Mentre noi, sotto il sole di luglio, probabilmente lavoreremo a una campagna social sui tortellini in brodo.  Canticchiando: “Perché non te ne vaiii…”