Vagabo’

Dal logo a Instagram, il foodtruck parte bene.

Questa storia comincia in un garage, come quella di tante start up. Con la differenza che Alex e Giacomo non sono due nerd, ma proprio due garagisti: con il diploma da cuoco nel cv e la buona cucina nel dna. Vogliono cambiare vita, ma non con l’ennesima app: hanno in mente un ristorantino bolognese, su quattro ruote invece che tra quattro mura. Un foodtruck di quelli che fanno tendenza, insomma. Ma come posizionarsi in un settore che cresce a due cifre? A questo punto della storia, saliamo a bordo noi.

Il viaggio di VagaBo’ parte dai fondamentali: naming, claim, logo. Poi un servizio completo di font e icone, una tovaglia di texture e colori: tutto il necessario per apparecchiare un’agile cartolina-menu, il packaging per l’asporto e – naturalmente – personalizzare il furgone. Nessuna ricetta segreta, quindi, ma tutti gli ingredienti per fare comunicazione efficace sui social (Instagram e Facebook). Per alcune settimane accompagnamo VagaBo’ tra status, meme, storie, hashtag ed eventi… allo storytelling affianchiamo l’attività di ufficio stampa (qui il pezzo del Corriere della Sera, edizione Bologna).

Come continua questa storia? Alex e Giacomo entrano nell’Olimpo degli influencer? Diventano foodporn-star? “Mavalà!”, risponderebbero i nostri chef itineranti. Da bravi bolognesi, hanno obiettivi concreti. E li stanno raggiungendo, al volante del loro Mercedes dell’87.  Buon viaggio, VagaBo’!